Percorsi e itinerari

PERCORSI NATURALISTICI

Cascina Bartameloni
Da Cascina Bartameloni si prosegue su carrareccia verso Diavoleto attraverso boschi di roverella e ciliegi.
Durante il percorso si possono incontrare cascine e vigneti.
Nella cartina il percorso è segnalato in verde, ma solo la prima parte.
Immagini e testi a cura di Adriana Calderoni
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Cascina Gatta e Rolina
Partendo dalla provinciale per le frazioni della Gaggina e di Selvaggia dopo lo sterrato per Cascina Praielle, sempre a destra, si incontra un’altra carrareccia che porta a diverse cascine e attraversa campi coltivati e piccoli boschi di castagno e roverelle . Raggiunge anch’essa la provinciale che collega Carpeneto a Madonna della Villa. Nella cartina il percorso è segnalato in verde.
Immagini e testi a cura di Adriana Calderoni
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Cascina Quaglia e Budello
Dal centro storico di Montaldo (ballau) si prosegue sotto e dietro la Chiesa per la strada asfaltata che conduce a Cascina Quaglia, punto panoramico delle vallette a sudovest di Montaldo . Da qui si possono vedere le frazioni di S.Quirico nella collina opposta e, di Scopitta a nord est. Si prosegue in discesa verso il Rio Budello all’interno di un bosco di noccioli, pioppi e ciliegi selvatici per raggiungere così la frazione Scopitta. Nella cartina il percorso è segnalato in verde.
Dalla frazione di Scopitta si ritorna a Montaldo nei pressi del Palazzo Dotto concludendo un anello. Si percorrre lo sterrato dopo il ponte a sinistra e si prosegue nel tratto più scoperto del fondovalle fino a sud ovest di Montaldo (che rimane sul colle in alto rispetto alla valletta). Qui, dopo una salita di circa duecento metri, si svolta a sinistra per la strada S.Rocco che conduce al centro del paese in prossimità di Parco Dotto e vicino all’ Asilo Infantile Padre Schiavina. Nella cartina il percorso è segnalato in rosso.
Se in prossimità del ponte a Scopitta si svolta a destra si percorre uno sterrato che costeggia Rio Budello per un bel tratto , tra pioppi , salici e noccioli, poi sale verso la Fraz. S.Quirico di Orsara.
Immagini e testi a cura di Adriana Calderoni
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Percorso Praielle
Dalla provinciale per le frazioni della Gaggina e di Selvaggia, a poche centinaia di metri da Piazza Europa di Montaldo, a destra si trova la carrareccia per Cascina Praielle. Il percorso è pianeggiante tra campi coltivati, vigneti e boschetti in prossimità della carrareccia a fondovalle che unisce Carpeneto a Montaldo dietro la ex distilleria. Nella cartina il percorso è segnalato in verde.
Immagini e testi a cura di Adriana Calderoni
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Percorso Verde “Avsein au rian”
Il Percorso verde attrezzato, anche denominato “Avsein au rian”, collega Montaldo Bormida a Trisobbio, attraversando una zona piana tra pioppi e salici a fianco del Rio Stanavasso partendo da Parco Dotto e concludendosi alle Piscine di Trisobbio. Nella cartina il percorso è segnalato in verde.
Da S.Rocco di Trisobbio percorrendo la dorsale collinare è un tragitto ad anello che ritorna a Montaldo nei pressi del campo giochi. Nella cartina il percorso è segnalato in rosso.
Immagini e testi a cura di Adriana Calderoni
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IL PARCO DOTTO
Faceva parte della villa appartenuta alla famiglia Dotto, l’impianto secolare e la recente ristrutturazione ne fanno un luogo di relax ideale, dove godere di un bel vedere aperto sui paesi e le campagne.
Per i più piccoli presenta un parco giochi, dotato di fontanella.

VISITA GUIDATA DI MONTALDO BORMIDA

Montaldo Bormida è posto lungo il crinale di una collina sulla quale domina, dall’alto, la Chiesa Parrocchiale; il centro, ove si trova il palazzo comunale, è intersecato da due direttrici che sembra formino una grande croce da cui si dipanano i caseggiati del paese, lungo le direttrici per Ovada, Acqui Terme ed Alessandria.

Montaldo Bormida è immerso nei vigneti che ricoprono le colline dell’Alto Monferrato; ottimi i vini prodotti, in particolare il Dolcetto d’Ovada, il Barbera del Monferrato ed il Cortese dell’Alto Monferrato. Ricco di tradizioni enogastronomiche e di manifestazioni tipiche è un gradevole luogo di vacanza immersa nel verde e nella storia.
Per il tempo libero ospita un centro sportivo con campo da calcio e campo da tennis con spogliatoio a norma C.O.N.I., nonché un’area verde per pic-nic.


ORATORIO DELLA S.S. ANNUNZIATA E DI SAN ROCCO IN MONTALDO BORMIDA

(a cura del Dott. L. Moro)

Note storiche

L’Oratorio della S.S. Annunziata e di San Rocco si trova al centro dell’abitato.

E’ di antiche origini; sull’architrave in pietra della facciata si trova il monogramma di Cristo e la data 1600, tuttavia esistono solo scarse notizie documentarie su detto Oratorio.

La facciata rettangolare è stata tuttavia ristrutturata intorno al 1930 con cornici in malta cementizia riportata sulle lesene, portale timpano e parte superiore a forma semiellittica. Anche l’Oratorio, come la Parrocchiale presenta sopra il portale tre finestre “a serliana”, cioè due rettangoli e la terza centrale ad arco, contornate sempre da cornici decorative recenti in malta cementizia.

Vi sono pure in facciata due nicchie, una sul portale e l’altra in alto, con due piccoli affreschi piuttosto sbiaditi, con sovrastante campanile a vela triangolare sull’angolo sinistro.

L’interno ha subito vari rimaneggiamenti nel corso dei secoli. Infatti dapprima era ad unico vano rettangolare senza coro, così come tanti Oratori della zona, con altare centrale e due altari nelle pareti laterali. Invece, in seguito, probabilmente nell’ottocento, a fianco dell’altare centrale venne costruita sulla sinistra una cappella in stile neoclassico con altare e sovrastante edicola in stucco quale contenitore della statua lignea di S. Rocco. Inoltre, venne prolungato il coro chiudendolo a semicerchio e costruendo in alto anche in questa parte una nicchia da porvi un’altra statua votiva.

Di interesse artistico all’interno sono l’altare in stucco settecentesco di buona fattura, un pulpito ligneo, rustico nella fattura ma piuttosto antico ed alcune statue lignee e belle tele restaurate nel 2003. Non sono invece di elevata fattura le decorazioni murarie dipinte effettuate probabilmente durante i lavori indicati in precedenza di ampliamento dell’oratorio.


CHIESA PARROCCHIALE DI SAN MICHELE ARCANGELO

(a cura del Dott. L. Moro)

La chiesa parrocchiale di Montaldo Bormida, dedicata a San Michele Arcangelo, è stata eretta, come indicato in varie relazioni parrocchiali, ad iniziare nel 1686. I lavori per la costruzione dovettero durare vari anni in quanto si cominciò ad officiare intorno ai primi anni del 1700.

E’ dalla facciata semplice neoclassica, chiusa in alto da cornice modanata ed ai lati da lesene con sovrastante timpano triangolare con al centro una piccola raffigurazione della Madonna con bambino.

Il portale, in pietra liscia, reca la data incisa dell’inizio della costruzione 1686 ed è preceduto da un piccolo portico per riparare l’accesso. Al centro della facciata si aprono tre finestre “a serliana” di cui le due laterali rettangolari e la terza con volta centrale ad arco, con ai lati due nicchie con raffigurazioni di due santi.

All’angolo destro della facciata è posto il solido campanile edificato nel 1870.

L’interno, barocco, di vaste dimensioni, è ad unica navata rettangolare con alta volta a botte, dapprima affiancato da due altari laterali per parte, poi sostituiti sul lato destro nel 1925 in continuazione del campanile da una piccola navata al posto delle cappelle, sempre con due altari, e tra questi, in mezzo, una nicchia con Madonna. Il pavimento è stato rifatto nel 1924 in piastrelle di cemento colorato. La costruzione si restringe leggermente nella zona dell’altare maggiore e nell’abside circolare.

La Chiesa Parrocchiale custodisce varie opere monumentali artisticamente importanti, purtroppo bisognose e meritevoli di restauri (2003).

L’altare maggiore e la relativa balaustra del settecento sono in marmi policromi degli scultori lombardi Ganna. Il coro in legno scolpito intagliato è pure dell’opera del 700. L’intero interno della Chiesa è interamente affrescato dai fratelli Ivaldi verso gli anni 1856-1857, purtroppo in vari punti sbiaditi per l’umidità o infiltrazioni di acqua dal tetto. Conserva pure un organo importante degli Agati della metà ‘800 ancora funzionante e forse anche non modificato. Anche gli altari laterali sono di buona fattura, con le basi in marmo rifatte nell’800.